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Sicilia punta ad Azerbaijan per creare nuove realtà produttive
La Sicilia va alla conquista dell’Azerbaijan per creare nuovi sbocchi al proprio business nel ricco paese caucasico. Dal 12 al 16 aprile, infatti, una ventina di aziende partiranno dalla Sicilia per l’Azerbaijan, per “avviare partnership imprenditoriali e creare nuove realtà produttive”. La missione è stata presentata nel corso convegno organizzato da “Italy Progress” col patrocinio del Comune di Palermo e dell’Azeri Observer. All’iniziativa hanno partecipato, oltre che rappresentanti dell’associazione Italy progress, anche Giovanna Marano, assessore alle Attività Produttive del Comune di Palermo, e Domenico Coco, consolo onorario Azerbaijan di Sicilia e Calabria.
Le circa 20 aziende che ad aprile prendono parte alla missione commerciale, operano nei settori dell’agroalimentare, dell’artigianato con particolare attenzione all’oreficeria, della produzione di manufatti per l’edilizia e di interior design.
“La missione imprenditoriale promossa e coordinata da ‘Italy Progress’, metterà in contatto queste aziende con business partner azeri, scelti in base agli obiettivi di sviluppo economico dell’impresa. Le fasi di assistenza e di affiancamento delle imprese saranno seguite dall’associazione che riunisce avvocati, commercialisti, esperti di logistica e di internazionalizzazione e che ha maturato esperienza pluriennale sia in Italia (Palermo e Ravenna) sia all’estero (Azerbaijan, Dubai, Turkmenistan, Kazakistan, Emirati Arabi Uniti, Iran). Il metodo seguito sarà quello di costruzione del miglior progetto sulla base delle specifiche esigenze aziendali, sviluppando strategie innovative e mirate”.
L’Azerbaijan, al centro della millenaria via della seta, è uno dei maggiori produttori di petrolio e di gas naturale del mondo e oggi rappresenta uno dei principali corridoi di trasporto dell’energia verso l’Europa. Il Paese è in forte crescita economica grazie alla politica di attrazione di investimenti del Governo azero che sta puntando molto sulla diversificazione dell’economia nazionale.
Agli investitori stranieri sono destinati diversi programmi governativi e numerosi incentivi di carattere fiscale: le società con sede presso i parchi industriali tecnologici sono esenti da ogni tassa per 7 anni, per le piccole e medie società è prevista l’esenzione Iva e la tassazione al 4% o al 2% se la tassazione è fuori dalla capitale Baku.
“Stiamo puntando sull’internazionalizzazione delle imprese”, ha commentato Giovanna Marano, assessore alla Attività Produttive del Comune di Palermo, “e l’Azerbaijan rappresenta una dei Paesi con cui vogliamo avviare azioni di partenariato. Il sindaco Orlando ha già in programma una visita istituzionale a Baku, capitale dello Stato azero, per valutare partnership culturali ed economiche”.
Al pari di Cipro, dal punto di vista geografico lo Stato azero non è una nazione europea, ma spesso viene considerato come tale grazie a considerazioni storiche e culturali. Infatti l’Azerbaijan è membro del Consiglio d’Europa; ed anche dell’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), per cui ha ospitato l’edizione 2012 dell’Eurovision Song Contest.
Con una popolazione di 9,6 milioni di abitanti, l’economia Azerbaijan ha come settore primario l’agricoltura che rappresenta un’importante risorsa economica, favorita dalle opere di irrigazione, che dal bacino di raccolta di Mingecaur ai piedi delle valli caucasiche si diramano in tutta la regione centrale del Paese. I prodotti agricoli principali sono il riso, i cereali, il tabacco, la frutta, il tè, gli agrumi, il mais; cotone. Diffuso è l’allevamento di bovini e ovini e del baco da seta.
Per quanto riguarda il settore secondario, il principale prodotto d’esportazione del Paese è il petrolio. Dal 1997 ad oggi l’estrazione di idrocarburi ha fatto registrare tassi di crescita continui. Oltre a questo, si registrano miglioramenti nell’estrazione di ferro, rame, piombo e sale. Tuttavia le vie di comunicazioni e l’industria estrattiva lasciano molto a desiderare e necessitano di un intervento piuttosto massiccio. Ovviamente per il settore terziario, la parte del leone la fa il commercio del petrolio. I proventi dell’attività petrolifera hanno consentito e consentono all’ Azerbaijan di avere un’economia protesa a continui investimenti, a partire da quelli infrastrutturali, per colmare un gap storico.