Ukriane's Elena Butko. Most famous of her underground art paintings is donating half of her art sales proceeds to Ukraine. Elena Butko "As an underground contemporary painting artist, I’m always looking for the next opportunity to translate what I experience into art....
Atkins, a member of the SNC-Lavalin Group, has become the first global engineering consultancy to achieve certification from BSI (British Standards Institution) for Building Information Modelling (BIM) compliance, across its operations in Europe, the Middle East, and...
South American nation Brazil showcases the best in their beverage and food exports bringing 114 companies to the 26th edition of Gulfood, which is taking place from February 13 to 17, 2022 at Dubai World Trade Centre. Brazil has been participating in the world's...
WOM Protocol Pte. Ltd. - Dubai is set to host the region’s biggest creator economy summit from the 22nd-23rd of February 2022, called SUPERVERSE, organized by WOM Protocol Pte. Ltd. The immersive event will assemble 70+ speakers and creators with over 350m+ amassed...
A Veronafiere, nella giornata conclusiva del primo business forum sul vino
wine2wine, cantine italiane sempre più 2.0, la rete non è più un tabù.
Sito internet, Facebook, Twitter ma anche Pinterest e Youtube. La rete non è più un tabù per le cantine italiane che si scoprono sempre più 2.0 e connesse con il mondo intero H24. È la sintesi della ricerca “Le imprese vitivinicole italiane e il web”, condotta da BeSharable e presentata oggi a wine2wine, il primo forum di Veronafiere-Vinitaly dedicato al business del settore vitivinicolo.
Secondo l’indagine, realizzata su 3.439 imprese del settore, il 94% delle cantine dispone di un sito internet, supportato dalla presenza sui social, in primis Facebook che cattura il 73% dei profili aziendali, confermandosi il canale più utilizzato anche per il marketing.
Tra gli altri strumenti utilizzati è Twitter a primeggiare con il 30% delle cantine che ‘cinguettano’, subito seguito da Instagram, l’applicazione di condivisione delle immagini nata nel 2010, che raccoglie il 16% delle imprese italiane del vino.
Tra i prodigi della rete anche l’upgrade linguistico del vino italiano che ora comunica anche in inglese per il 96% del panel. E se lingue europee, in rete, vanno per la maggiore (in aggiunta all’italiano e all’inglese), non è così per quelle dei mercati obiettivo del settore. Infatti solo il 6% delle aziende comunica in cinese, mentre il russo si deve accontentare di appena un 3 per cento.