Tuesday, September 26, 2023
New Trend Magazine
Marco Polo Experience | Magazine
No Result
View All Result
  • TECHNOLOGIES
  • MOBILITY
  • SUSTAINIBILITY
  • INVESTMENT
  • CHALLENGES
  • LIFESTYLE
  • ITALIA
  • TECHNOLOGIES
  • MOBILITY
  • SUSTAINIBILITY
  • INVESTMENT
  • CHALLENGES
  • LIFESTYLE
  • ITALIA
No Result
View All Result
Marco Polo Experience | Magazine
No Result
View All Result

Vino: i Paesi del Nuovo Mondo vinicolo tornano alla carica

Press ReleasebyPress Release
14 March 2020
0
A A
Reading Time: 3 mins read
Tags: exportNuovo Mondo vinicolovinoWine Monitor
Home Italia

tabella export 1I Paesi del “Nuovo Mondo” vinicolo tornano alla carica sulla scena internazionale con le loro esportazioni di vino. I dati sull’export mondiale per i primi 8 mesi del 2015, elaborato dall’Osservatorio “Wine Monitor” di Nomisma, infatti, evidenziano un maggior protagonismo dei vini dell’Emisfero Sud rispetto a quelli europei. L’indebolimento delle valute locali rispetto a dollaro ed euro e gli accordi di libero scambio stanno favorendo l’export di vini di Nuova Zelanda, Cile e Australia.
Nei primi 8 mesi del 2015, i dati di “Wine Monitor” sul commercio mondiale di vino hanno messo in rilievo una ripresa dell’export dei paesi del “Nuovo Mondo” vinicolo, con tassi di crescita mediamente superiori a quelli dei tre top exporter europei, ossia Francia, Italia e Spagna. In particolare, i volumi di vino esportati dalla Nuova Zelanda crescono del 13%, quelli dal Cile dell’8%, dall’Argentina del 4% e dall’Australia del 2%, a fronte di un -3% dell’Italia e di un -2% della Francia. L’unico produttore comunitario che riesce a tenere testa all’Emisfero Sud è la Spagna con un +14%, grazie soprattutto ad un incremento del 18% nei quantitativi esportati di vino sfuso.
“La crescita nell’export di vino dei paesi dell’Emisfero Sud sembra segnare un punto di svolta dopo la battuta d’arresto del 2014, quando i top 6 esportatori del Nuovo Mondo, Australia, Cile, Nuova Zelanda, Sudafrica a cui vanno aggiunti, anche se produttori di più lungo corso, Argentina e Stati Uniti, avevano accusato un calo complessivo nelle quantità vendute di oltre il 6% rispetto all’anno precedente”, ha sottolineato Denis Pantini, responsabile di “Wine Monitor”.
In generale e al di là dell’anno passato, “le quantità esportate nell’ultimo quinquennio dai produttori del Nuovo Mondo si sono sempre mosse a tassi ridotti, appena un +1,2% di media annua, contro invece incrementi che hanno riguardato i vini europei superiori al 4%”, ha aggiunto Pantini, “unica eccezione la Nuova Zelanda: per quanto il suo export non arrivi a superare i 2 milioni di ettolitri, praticamente meno del 10% di quanto invece esporta l’Italia, il tasso medio di crescita annuo registrato tra il 2009 e il 2014 è stato pari a quasi il 9%”.

Nel caso del Vecchio Mondo, questi primi 8 mesi del 2015 denotano per i tre top exporter europei una crescita dei volumi esportati congiuntamente pari al 3,5%, trainati soprattutto dagli sparkling (+7%, grazie soprattutto all’Italia che cresce del 16%) e dallo sfuso (+5%), dove in questo caso il merito è tutto della Spagna (appunto il citato +18%) che, tra l’altro, continua a vendere a prezzi medi sempre più bassi (da 0,65 €/litro del 2013, gli esportatori spagnoli sono scesi a 0,42 nel 2014 e a 0,36 nel 2015).
L’indebolimento delle valute di questi paesi rispetto al dollaro americano e all’euro rappresenta uno dei fattori alla base di questa ritrovata competitività: tra dicembre 2014 e agosto 2015, il dollaro neozelandese si è deprezzato di quasi il 19% nei confronti di quello statunitense mentre quello australiano ha perso il 13%, al pari di quanto accaduto anche al peso cileno e al rand sudafricano.
tabella export 2Ma ricondurre alla sola svalutazione competitiva il recupero nell’export di questi Paesi non è corretto. A questa leva va aggiunto, infatti, l’attivismo dei Governi verso accordi di libero scambio e delle imprese sul fronte della promozione commerciale. Si pensi, ad esempio, non solo al TPP-Trans-Pacific Partnership appena concluso tra gli Stati Uniti e i Paesi del Far East (tra cui Singapore e Vietnam), Giappone ed Oceania, ma anche al Free Trade Agreement-ChAFTA raggiunto tra Australia e Cina che prevede, tra le altre cose, la progressiva riduzione dei dazi all’import, a partire da quest’anno, sul vino esportato in Cina fino alla loro completa eliminazione nel 2019, praticamente lo stesso trattamento di favore di cui già oggi beneficia il Cile, quando all’opposto i nostri vini pagano un’imposta pari al 14% se imbottigliati e del 20% nel caso degli sfusi.
Secondo “Wine Monitor” di Nomisma, insomma, si tratta di un’agevolazione rilevante, considerato che il prezzo rappresenta la principale variabile-guida negli acquisti dei consumatori cinesi, in particolare per tutto ciò che non è di provenienza francese. “E di questo vantaggio ne sono consapevoli gli importatori locali”, ha concluso Pantini, “che in questi primi 8 mesi del 2015 si sono “messi avanti” nell’immagazzinare prodotti più convenienti, aumentando così gli acquisti di vino australiano imbottigliato del 116%!”.

di Leonzio Nocente 

20 Ottobre 2015

Press Release

Press Release

0
SHARES
0
VIEWS
Share on FacebookShare on Twitter

Related Posts

1st Anniversary Global Woman Club (GWC) Dubai Conference: Celebrating Empowerment, Networking, Entrepreneurship, Success, and Leadership

by Patrizia Marin
25 September 2023
0

In the heart of Dubai, the stage is set for the most anticipated women's empowerment event of the year. On...

Read more

45th IAEE International Conference Istanbul 2024: Shaping the Future of Global Energy

by Patrizia Marin
20 September 2023
0

In the dynamic landscape of global energy challenges, the upcoming 45th IAEE International Conference Istanbul 2024 promises to be a...

Read more

The Queen of Sushi helms an exclusive tasting at Sumosan

by Eleonora Albertoni
8 September 2023
0

Sumosan, the globally renowned contemporary Japanese fine-dining establishment, showcased its unwavering commitment to culinary excellence and innovation during an exclusive...

Read more

Related Posts

Agenda

Stati Generali dell’Export, 29 e 30 Settembre ad Alba

Tutto pronto per la quinta edizione degli Stati Generali dell'Export, il più importante evento dedicato al Commercio Estero e alle...

by Patrizia Marin
1 August 2023
Italia

“Vin’ in Puglia”: L’evento di Fondazione Italiana Sommelier al Vinitaly

Domenica 2 aprile, a partire dalle 18.30, i migliori vini di Puglia hanno incontrato la straordinaria bellezza della Casa Museo...

by Patrizia Marin
3 April 2023
Italia

Vinitaly day #1

Il Vinitaly 2023 apre oggi le porte ai produttori ed agli operatori del comparto.  Numerose ed interessanti le iniziative per...

by Patrizia Marin
2 April 2023
Italia

Vinitaly Operawine: le 130 migluiori etichette d’Italia secondo Wine Spectator

Centotrenta produttori in rappresentanza di tutte le regioni e altrettanti vini eletti ‘ambasciatori’ del vino italiano da Wine Spectator. Sono...

by Patrizia Marin
29 March 2023
Italia

Verona e Vinitaly and the City dal 31 Marzo al 3 Aprile

Sarà una vera e propria ondata di wine passion quella che si propagherà da Vinitaly a Verona, pronta ad alzare...

by Eleonora Albertoni
28 March 2023
Italia

Vinitaly: dare giusta considerazione a capitale strategico per Made in Italy

Il vino italiano rivede e aggiorna i suoi numeri e si scopre sempre più decisivo in chiave Made in Italy....

by Patrizia Marin
28 March 2023
Next Post

10a edizione di Ravello Lab per l’agenda culturale europea

Marco Polo Experience | Magazine

Navigate Site

  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Terms e Condition

Follow Us

No Result
View All Result
  • TECHNOLOGIES
  • MOBILITY
  • SUSTAINIBILITY
  • INVESTMENT
  • CHALLENGES
  • LIFESTYLE
  • ITALIA