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Le Famiglie dell’Amarone d’Arte “sposano” la ricerca scientifica
Il 15 settembre saranno presenti alla proclamazione dei 180 dottori di ricerca dell’Università di Verona, con il prof. James Edward Rothman, Premio Nobel per la Medicina 2013. L’eccellenza nella qualità si persegue non solo nelle varie fasi della produzione enologica, dal vitigno alla cantina, ma anche con un’attenta valutazione e apprezzamento della ricerca scientifica. È l’imperativo che si sono date le undici Famiglie dell’Amarone d’Arte per abbinare le elevate caratteristiche del loro prodotto con i risultati della scientificità dei processi. È in questa logica di grande attenzione all’attività dei ricercatori che anche le Famiglie dell’Amarone saranno presenti, il 15 settembre, alla cerimonia di proclamazione di 180 dottori di ricerca dell’Università di Verona (aula magna del Polo Zanotto, ore 16:00).
Marilisa Allegrini, che presiede Le Famiglie dell’Amarone d’Arte, ha ricordato che «la ricerca ha confermato la formidabile peculiarità e complessità dell’uva veronese da cui è risultato che il processo di appassimento, tipico nella produzione dell’Amarone, non rappresenta una fase passiva, legata alla semplice disidratazione ma un vivacissimo processo biologico che porta alla sintesi del resveratrolo, composto molto noto per le sue proprietà salutistiche».
Questo evento fa seguito al simposio tra la ricerca scientifica e il territorio, che si è tenuto il 10 luglio scorso su «Gusto e Olfatto», organizzato dal Dipartimento di Scienze Neurologiche e del Movimento ed il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università degli Studi di Verona, imperniatosi su originali percorsi di degustazione enologica, a cui hanno partecipato i produttori delle Famiglie dell’Amarone d’Arte, e tre importanti neuroscienziati americani.
Per esaltare le relazioni tra le ricerche scientifiche dei neurotrasmetitori e i piaceri delle papille gustative, le Famiglie dell’Amarone d’Arte offriranno in degustazione ai partecipanti alla proclamazione dei dottori di ricerca con alcuni dei vini di loro produzione: da Zenato il Lugana Metodo Classico; da Brigaldare, il Soave 2013; da Masi, il Possessioni Bianco Serego Alighieri 2013; dalla Tenuta Sant’Antonio il Soave Monte Ceriani 2012; da Allegrini il Valpolicella Classico 2013; da Begali il Valpolicella Classico La Cengia 2012; da Musella il Valpolicella Superiore 2012; da Speri ilValpolicella Classico Superiore Sant’Urbano 2011; da Tedeschi il Valpolicella Ripasso Superiore Capitel San Rocco 2012; da Tommasi il Crearo IGT Veronese 2011; da Venturini il Valpolicella Classico Ripasso Semonte Alto 2011. –