Si terrà, lunedì 21 marzo 2022, nell’ambito di Expo Dubai 2020, l’evento organizzato - dal Forum Italiano dell’Export (Presieduto da Lorenzo Zurino) e da Lawrence Partners, con il patrocinio della Regione Campania, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale della Regione...
Gruppo Boero, Premium Partner del Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai, organizza la conferenza “THE BLUE & GREEN HORIZON FOR THE SUPERYACHT ECOSYSTEM - The 2030 sustainability strategy”, che si terrà l’11 Marzo alle ore 14.30,durante la settimana dedicata alla...
With €200 Million worth of F&B products exported to the UAE, Italy will be represented by 180companies at the fair Dubai, UAE. Italy brings to Gulfood’s visitors an incredible gourmet experience with a packed programme of live cooking shows and tasting sessions at...
For the first time ever a three Michelin Star Chef will be the exclusive protagonist of a NFT created in a once-in-a-life dine, wine and art experience. Chef Beck will be at the same time both the unrivalled creator of a menu never realised before and the artist who...
Expo: Museo Lungarotti porta 27 reperti su storia vino
L’antica storia del vino e rari cimeli sbarcano ad Expo Milano 2015. E saranno reperti significativi che parleranno soprattutto di come si faceva e si beveva il vino in Italia più di qualche secolo fa. E anche questo è Made in Italy! La Fondazione Lungarotti, costituita dall’omonima azienda vitivinicola umbra, partecipa infatti all’Esposizione Universale con 27 opere significative e rappresentative della cultura e della storia del vino, in un percorso artistico-visivo che conduce i visitatori a ripercorrere 5.000 intensi anni di tradizione.
Il Museo del Vino di Torgiano è stato recensito dal “New York Times” come “il migliore in Italia” per la qualità delle sue collezioni, che saranno protagoniste dell’area Educational di “Vino, a taste of Italy”, il padiglione del vino italiano, collocato all’incrocio tra il Cardo e il Decumano.
Sono 6 le sezioni dell’itinerario esplorativo progettato dalla Fondazione Lungarotti per accogliere i visitatori. Tra le opere presenti, la “Kylix” in ceramica (fine VI secolo A.C.) utilizzata nelle occasioni conviviali in epoca greca, etrusca e romana; il “Busto di Bacco” (Girolamo della Robbia, XVI secolo) che richiama al consumo moderato; il “Bevi se puoi” (Flaminio Fontana, 1575), la coppa nuziale ad inganno per i promessi sposi; la “Bocca di canale”, l’ingegnoso ‘condotto’ di epoca tardo-romana da cui il succo dell’uva pigiata dopo la vendemmia fluiva verso un recipiente sottostante.
Maria Grazia Marchetti Lungarotti, direttrice della Fondazione e ideatrice del Museo, ha spiegato che in questi mesi “sono stati selezionati dalle nostre collezioni di oltre 3.000 pezzi i reperti più rappresentativi e celebrativi, per consentire ai visitatori di conoscere cosa c’è stato e cosa c’è dietro ad una bottiglia di vino“.