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Gruppo Boero, Premium Partner del Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai, organizza la conferenza “THE BLUE & GREEN HORIZON FOR THE SUPERYACHT ECOSYSTEM - The 2030 sustainability strategy”, che si terrà l’11 Marzo alle ore 14.30,durante la settimana dedicata alla...
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Camst compie 70 anni, suo il primo self service in Italia
La sua prima cucina la allestì nel 1945 in un vagone abbandonato nella stazione ferroviaria di Bologna. Camst, il colosso della ristorazione collettiva da oltre 11.000 dipendenti e capace di sfornare 100 milioni di pasti all’anno, compie 70 anni. E celebra la lunga strada fatta fino ad oggi dalla Liberazione di Bologna, quando nacque per volontà di un piccolo gruppo di camerieri e ristoratori guidati da Gustavo Trombetti, figura di rilievo dell’antifascismo e compagno di cella di Antonio Gramsci.
Nella Bologna devastata dai bombardamenti che rasero al suolo la zona della stazione ferroviaria, Camst – che è l’acronimo di Cooperativa Albergo Mensa Spettacolo Turismo – cominciò a rifocillare i viaggiatori in transito in un’Italia ancora piena di macerie, e spesso in attesa di treni che non si sapeva quando sarebbero arrivati. La prima cucina di Camst fu un vagone abbandonato su un binario morto a ridosso della stazione ferroviaria.
Ma nella sua storia c’è tutto il cambiamento della ristorazione collettiva in Italia, col primo self service italiano nel 1960. Poi nei primi anni ’70, a Villanova di Castenaso, la prima cucina centralizzata per cibi pronti, fino ad arrivare nel 2010, unica in Italia, alla realizzazione all’Interporto di Bologna, della più grande piattaforma di stoccaggio e distribuzione dei prodotti alimentari confezionati. La sua filosofia organizzativa e la caratteristiche dei suoi cibi sono diventati un riferimento del mangiare Made in Italy.
Per la presidente Antonella Pasquariello “quello di Camst è un successo raggiunto grazie a una grande capacità di innovazione, alla solidità dell’impresa e alla coerenza mantenuta rispetto ai nostri valori e principi ispiratori: etica, legalità e responsabilità. In settant’anni di storia Camst ha lasciato il segno perché ha saputo leggere il cambiamento della società e dare adeguate risposte. Quest’anno non celebriamo solo i settant’anni che abbiamo passato: mettiamo le basi per i settanta che verranno”, ha concluso la presidente Pasquariello.