Ripartenza, rinascita, ripresa: dopo l’ufficializzazione del rinvio al 2021, i Paesi partecipanti, Italia compresa, e i loro Partner stanno in questi giorni ribadendo con parole e toni spesso simili il loro impegno a fare dell’Esposizione Universale nella città emiratina un evento di successo senza precedenti.
Il colore dominante non è piu’ quello giallastro del deserto. Ma il via vai dei camion è incessante e le gru al lavoro sono centinaia. Manca all’incirca un anno all’appuntamento con l’Expo 2020 di Dubai: quasi ad inseguire i ritmi naturali di una nascita, L’enorme distesa che ospiterà l’esposizione prende sempre piu’ vita.
Ovunque operai dalle tute colorate sono alla presa con la sfida che realizzerà di fatto una città del futuro, tecnologica e sostenibile. Nel padiglione italiano la macchina organizzativa gira a pieno ritmo. Sono state rimosse tonnellate di sabbia e realizzate le fondamenta della struttura che si snoderà in 3.500 metri quadrati per un’altezza di 27 metri.
In decine di post, videomessaggi e interviste da ogni parte del pianeta assieme agli organizzatori, ai progettisti dei Padiglioni e ai curatori dei percorsi espositivi, i Commissari spiegano come i lavori nel sito dell’Expo si siano adeguati alle nuove tempistiche, ne raccontano lo stato di avanzamento e sottolineano come il prossimo anno Dubai possa offrire risposte decisive alle aspettative di ripresa dopo la crisi legata alla pandemia globale.
Per esempio su Linkedin France Dubai 2020 rilancia un passaggio dell’intervista del Commissario Erik Linquier al magazine MEED: “I nostri sponsor hanno confermato il loro sostegno restando al nostro fianco. Continuiamo a lavorare insieme per essere sicuri che il nostro Padiglione regali un’esperienza unica ai visitatori di Expo 2020 Dubai”.
Stesso social e stesso magazine per la Finlandia. Queste le parole del Commissario Generale Severi Keinälä: “Il rinvio offre a Expo 2020 Dubai l’opportunità di servire come una piattaforma per l’inizio di una nuova era di crescita e come punto d’incontro per Paesi e aziende per stabilire nuovi contatti e rafforzare ulteriormente quelli già esistenti”. E cosi’ per tutti i padiglioni di tutti i paesi.
In questi giorni presso il Polo di Lecco del Politecnico di Milano e’ stata discussa una tesi in un appello straordinario di lauree magistrali dal titolo “Clima-x: il progetto di un’architettura bioclimatica per il Padiglione Italia Expo 2020 Dubai”.
Si tratta della prima tesi di laurea dedicata al Padiglione Italia a cura di Simona Bertuccio Paternó Castello e Anali Salarzadeh, iscritte al corso di Ingegneria Edile-Architettura al Politecnico di Milano.
Le due studentesse, partendo dai criteri stabiliti nel bando di progettazione per la realizzazione del Padiglione Italia, hanno redatto un loro progetto architettonico focalizzandosi in particolare sul tema della sostenibilità, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, tema cardine della partecipazione italiana all’Esposizione Universale di Dubai.
Il Commissariato italiano per Expo Dubai e il Politecnico di Milano hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che, insieme a molte altre iniziative, favorisce attività di ricerca e di studio sui temi chiave legati al Padiglione Italia quali innovazione e creatività.
Giorgio Marin